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Cos’è la Concorrenza?

Oggi tratteremo un tema spinoso:
la concorrenza.
In commercio, la concorrenza è, sintetizzando al massimo, quella cosa che ti rompe le palle.
Dato che questo è il periodo del Politically Correct, per anni in qualunque ambito o professione, tutti noi commercianti o professionisti abbiamo provato a convincere (e convincerci) che i nostri concorrenti in realtà siano nostri colleghi, quelli con cui si può instaurare un bel rapporto, quelli da cui mandare il cliente nel caso in cui non si abbia in magazzino un prodotto di cui ha bisogno, ecc ecc.
Ma siamo onesti… nessuno ci ha mai creduto, neanche noi! Perché comunque se un tuo “collega” guadagna 100 euro al posto tuo, un po’ ti darebbe fastidio, non credi? 100 euro oggi, 100 euro domani… diventa difficile instaurare un bel rapporto con la concorrenza, soprattutto se ha le capacità economiche/logistiche di poter accontentare MOLTI più clienti di quelli che effettivamente puoi accontentare tu.

“Ma quindi voi commercianti vi state tutti sul ca**o?”
Sorprendentemente, almeno per quanto ci riguarda, la risposta è univocamente NO!

Perché esistono due tipi di concorrenza: quella leale, e quella sleale.
Quella leale accade molto più spesso di quanto si possa immaginare: è genuina, c’è rispetto, non si fanno “sgambetti”, e si gioca esclusivamente sull’offrire il miglior servizio possibile, al prezzo che si ritiene più adeguato. Se un negozio è riuscito ad ottenere una fornitura migliore, ad un prezzo più basso, o semplicemente a sponsorizzare al meglio i suoi prodotti tramite il suo lavoro, riteniamo che sia GIUSTO che guadagni al posto nostro. Sia ben chiaro, è ovvio che ci rosichiamo, ma comunque lo riteniamo giusto! Palla al centro, il prossimo gol lo faremo noi.
E poi c’è la concorrenza sleale.
Eh, questa è brutta… è brutta perché nasconde sempre qualche insidia.
Ci si fa lo sgambetto pur di “rubare” il cliente alla concorrenza, si fa la guerra ai prezzi per poter fatturare al massimo, magari a discapito di un servizio meno efficiente, meno umano, in cui spessissimo chi sta vendendo non sa nemmeno COSA sta vendendo: prende un catalogo, con dei codici, sponsorizza il prodotto e via, basta che abbia il prezzo più basso degli altri.

“E vabbè, ma tanto voi vendete usato, che vi frega?”
Eh amico mio, anche qua c’è concorrenza sleale.
Ogni regione ha il suo “mercante mascherato”, quello che svolge un lavoro simile al nostro ma in una modalità parallela (capiamoci, A NERO), senza autorizzazioni, senza partita Iva, senza regolamentazione, senza l’obbligo di fornire garanzia/diritto di recesso, senza un sacco di rotture di palle che un’attività in regola comporta.
Chiariamoci, non siamo invidiosi: la rete di contatti e di clienti che abbiamo costruito in questo decennio è veramente enorme e genuina, e siamo orgogliosi di vendere qualcosa a chi è disposto a pagare quei 20 euro in più su un piatto o su un rullante per avere un servizio eccellente, quindi non ci stiamo lamentando, anzi… in un certo senso sfruttiamo questo post per ringraziarvi di averci supportato (e sopportato) in questi anni!
Tuttavia, se ti dicessimo che non stiamo giudicando questi individui, mentiremmo:
ci conoscete, non vi mentiamo mai, ed è OVVIO che stiamo giudicando questo tipo di situazioni.

Se sei arrivato a leggere fino a qui, allora possiamo spingerci un po’ oltre e trattare un’altra modalità di concorrenza sleale.
Ci sono realtà che, magari pure in regola, applicano e sponsorizzano prezzi IRREALMENTE bassi creando un precedente talmente assurdo la cui eco vivrà negli anni, del tipo:
“Oh ma ti ricordi quando Sandrino L’Islandese vendeva i Gigaphonic a 300 euro? Ehhh bei tempi quelli”
Poi magari quel prezzo assurdo lo ha applicato ad una sola unità (e ci credo, mica è scemo che li vende tutti ad un prezzo così basso), creando però una di quelle pubblicità passive talmente imponenti che rimarrà per anni nella vostra memoria e vi farà associare quel negozio SEMPRE a prezzi bassi, quando poi in realtà non è così.

Rag*, parliamochi chiaro: se STATISTICAMENTE il 90% dei negozi vende un prodotto a 500 euro, e solo il 10% degli altri negozi lo vende a 300 euro, qualcosa di “strano” dovreste cercarlo in quel piccolo 10%, non credete?
Oh, è statistica, non teoria del complotto.

“Vabbè, abbiamo capito, state incazzati perché gli altri applicano prezzi bassi.”
Nono, fermati! Forse ci siamo spiegati male. Ti pare che siamo incazzati per una cosa simile?
Come abbiamo detto all’inizio, siamo orgogliosi della rete di contatti che abbiamo costruito in questi anni, e siamo orgogliosi di dividere la nostra quota di mercato con quel 90% che si fa concorrenza lealmente, e siamo fieri di avere clienti come voi che sono disposti a spendere qualche euro in più per avere i nostri servizi (che poi, detta così, sembra che noi abbiamo sempre i prezzi più alti, quando in realtà come diciamo sempre, noi abbiamo prezzi GIUSTI).

“E con l’altro 10% che fa concorrenza sleale?”
Eh niente, contro quelli non possiamo farci nulla. Sono più grandi di noi, lo saranno per sempre, e ci saranno per sempre, quindi cerchiamo di compensare la concorrenza sleale offrendo i nostri servizi in modo ECCELLENTE, dandovi sempre qualcosa in più, che sia anche solo una chiacchierata amichevole senza secondi fini, un consiglio sincero e non vincolato dai prodotti che trattiamo, o anche semplicemente un’esperienza d’acquisto davvero unica, sia dal vivo che a distanza.